Come tutte le favole inizia con "c’era una volta" poi il discorso diventa attuale perché coglie le disavventure di una famiglia
Questa favola si snoda nei suoi trenta capitoli in cui l’autore mette in atto tutta la sua maestria nel racconto di vicende che determinano le lacrime dei lettori che sono pure consapevoli che “chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo” chiamati a trovare sempre nuovi particolari che arricchiscono la vicenda e la animano sempre di nuovi sentimenti in attesa di una conclusione poetica significativa che sigilla le vicende che si svolgono in poco tempo e che sono l’esplicitazione del verso di Virgilio: “sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangum”.
La conclusione è dell’autore e dice precisamente:
Essere bravi essere atten
non costa molto e vale assai
essere buoni esser contenti
vale per sempre non cambia mai.
Nino Pala
Questa favola si snoda nei suoi trenta capitoli in cui l’autore mette in atto tutta la sua maestria nel racconto di vicende che determinano le lacrime dei lettori che sono pure consapevoli che “chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo” chiamati a trovare sempre nuovi particolari che arricchiscono la vicenda e la animano sempre di nuovi sentimenti in attesa di una conclusione poetica significativa che sigilla le vicende che si svolgono in poco tempo e che sono l’esplicitazione del verso di Virgilio: “sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangum”.
La conclusione è dell’autore e dice precisamente:
Essere bravi essere atten
non costa molto e vale assai
essere buoni esser contenti
vale per sempre non cambia mai.
Nino Pala
