Il libro narra la storia di ciò che è accaduto a Demien dopo un incidente stradale in cui muore la sua ragazza. Lo sfortunato avvenimento lo porta ad uno stato di coma, che però non gli impedirà di vivere emozioni che sente molto vicine a sé, in un mondo utopico da lui creato, e dove, persone e amici, e sentimenti prenderanno corpo e forma. Ma cosa comporterà vivere in un mondo falso, dove si rischia di falsare anche quei pochi sentimenti rimasti perdendo la giusta consapevolezza del reale? Da qui in poi Demien rischierà di trasformare tutto in un gioco pericoloso per la sua stabilità mentale. Demien vive in un clima di speranza, ma dovrà rendersi conto che l'entusiasmo di vivere una realtà irreale, adiacente alla vera realtà è destinato a finire. Fin dall'inizio è conscio di una virtù che è inspiegabilmente trascurata; in effetti, il Demien utopista tratta sempre la società in cui si è riservato di vivere come un tutto unico e tiene conto dei rapporti esistenti tra funzioni, istituzioni e fini di un se stesso sempre uomo, arrivando a suddividere quel tipo di realtà fittizia in una vita fatta di compartimenti. Grazie al se stesso realista giunge dunque a considerare il pensiero utopista come l'opposto dello spirito unilaterale e specialistico, arrivando a sentire lo scenario creatosi non troppo angusto, cosicché il suo essere non avverta quel senso di inadeguatezza nei confronti di una vita che può risultare crudele. Responsabilità, speranza, realismo, scetticismo, scetticismo romantico e positivismo diventano concetti forse troppo lontani per Demien, il quale dovrà accettare il lato oscuro della vita, diventando realista, mutando, così, in essere umano a tutti gli effetti. Alex rimarrà lì ad aspettare che ciò avvenga.
Utopia
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