Una storia come tante, quella di Lucia, una donna che molti definirebbero una “mamma coraggio”. Ma i luoghi comuni non si addicono a questa vicenda, che inizia nel profondo sud per poi finire in un nord che fa fatica ad accogliere i personaggi con le loro difficoltà. Lucia nasce in una famiglia disagiata come tante, che si ritrova subito divisa e costretta ad emigrare: lo sradicamento, la prostituzione della mamma, la vita in un istituto per minori, l’adozione, le molestie del padre adottivo, ma anche il riscatto, il matrimonio, i figli. Ordinari drammi affrontati senza eroismo ma anche senza vittimismo, fino all’evento che cambia il corso di tutta l’esistenza di Lucia: la nascita di un figlio disabile.
I drammi esteriori ed interiori di una donna alla perenne ricerca di una propria dimensione, in bilico tra il proprio essere madre ed il desiderio di essere figlia, che trova nel suo figlio “speciale” non solo una dimensione drammatica ma anche un pezzo della propria identità.
I drammi esteriori ed interiori di una donna alla perenne ricerca di una propria dimensione, in bilico tra il proprio essere madre ed il desiderio di essere figlia, che trova nel suo figlio “speciale” non solo una dimensione drammatica ma anche un pezzo della propria identità.