L'Italia del Rinascimento è un paese di intrighi, complotti e violenze; le sue piccole corti turbolente dove fioriscono le arti, scrisse nell'Ottocento il grande storico Burckhardt, sono abitate da uomini "nei quali la scelleratezza è portata al colmo, e che commettono il delitto per il delitto". L'Italia del Rinascimento è l'Italia degli spietati Borgia, il paese del pugnale e del veleno. Del veleno, soprattutto. Esperto ad un tempo di storia della giustizia e di storia della medicina, Pastore pone dunque sotto la lente un tema molto italiano, studiandolo nei suoi più diversi aspetti. In primo luogo mette in luce come si sia venuta creando nel corso del tempo l'immagine dell'Italia come terra di avvelenatori; uscendo poi dal mondo delle corti e degli intrighi politici, analizza il delitto di veneficio nella trattazione dei giuristi, ne riscontra casi concreti nelle carte dei tribunali, illustra le posizioni e le ricerche della medicina in materia di identificazione dei veleni, di preparazione degli antidoti, di esperimenti sugli animali e sull'uomo.
Veleno: Credenze, crimini, saperi nell’Italia moderna (Saggi)
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