Dalla premessa. Un "antimanifesto". "I drammatici livescore di partite fra “Pulcini” su Facebook; l’abuso di energy drink e palestra fra “Giovanissimi” e “Allievi” (prologo scontato a doping e affini); le grottesche cacce ai coupon, sui quotidiani del quartiere, per “stravotare” la prole calcistica in concorsi – evidentemente – antimeritocratici; il sorprendente boom di “addetti ai lavori” dai curricula (orali) imponenti, allusivi, con un retrogusto vagamente mafioso («Una volta ho giocato con…», «Guarda che ho allenato…», «Sono amico da sempre di…», «Pensa che conosco…»).
Venghino, siori, venghino! Nel tragicomico teatrino della cantera all’italiana si ostenta, si millanta e qualora si dovesse inopinatamente perdere… “rivolgersi” all’”albitro”!".
Dal capitolo 1.3. Venticinque. "Il “San Giacomo” aggredì l’inedito derby interparrocchiale con quella supponenza che rappresenta il “manifesto di stile” di molti
“campacci”: smorfie d’insofferenza, scatarrate intimidatorie e “cinque” svogliati a ogni goal. «Personalità», certificò con un borbottio uno spettatore fugace, arrancando sulla ripida gradinata. “Personalità”.
***
Servì una pedata ribelle – l’impatto fu pieno: collo, senza sfumature d’esterno – per spazzare via, finalmente, il pallone. Lontano, profondo, sospeso. Senza un apparente destinatario.
Sorvolò tutti: solamente Riccardo riuscì a contemplarne da vicino il rimbalzo. Provò ad arpionarlo con la punta, a sottometterlo alla suola; stop!, e si ricompose – sferzato da un brivido – di scatto...".
Venghino, siori, venghino! Nel tragicomico teatrino della cantera all’italiana si ostenta, si millanta e qualora si dovesse inopinatamente perdere… “rivolgersi” all’”albitro”!".
Dal capitolo 1.3. Venticinque. "Il “San Giacomo” aggredì l’inedito derby interparrocchiale con quella supponenza che rappresenta il “manifesto di stile” di molti
“campacci”: smorfie d’insofferenza, scatarrate intimidatorie e “cinque” svogliati a ogni goal. «Personalità», certificò con un borbottio uno spettatore fugace, arrancando sulla ripida gradinata. “Personalità”.
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Servì una pedata ribelle – l’impatto fu pieno: collo, senza sfumature d’esterno – per spazzare via, finalmente, il pallone. Lontano, profondo, sospeso. Senza un apparente destinatario.
Sorvolò tutti: solamente Riccardo riuscì a contemplarne da vicino il rimbalzo. Provò ad arpionarlo con la punta, a sottometterlo alla suola; stop!, e si ricompose – sferzato da un brivido – di scatto...".