Questo secondo volume raccoglie altre poesie sui temi cari all'autrice, già incontrati nella prima raccolta. L'alternanza delle stagioni, la mestizia dell'autunno che "spegne i colori" ma di "fiammate riempie il focolare", il rapporto tra l'uomo e gli animali e la natura, rapporto a volte carico di pietà, come in "Piume sul cuore", più spesso indifferente e cinico, come ne "Il cucciolo di cane". E il poco apprezzamento per il dono, così fragile ed effimero, della vita, urlato con forza a difesa dei bambini, in particolare di quelli mai nati. Eppure "basterebbe così poco per cambiare tutto", per non farsi prendere dalla tristezza della sera, per farci muovere un pensiero per i poveri e chi soffre, per farci apprezzare "i giorni buoni" e le "mille cose meravigliose".
In altre poesie troviamo, come nel primo volume, un sentimento di grata religiosità che porta a sognare mondi lontani, più elevati, forse irraggiungibili da vivi (perché "oltre gli umani confini"). Ma non dimentichiamo che "la casa della felicità è fatta di materiali comuni, quelli che si trascurano, quelli che spesso si scartano".
Queste poesie, con semplicità, invitano a non dimenticare.
In altre poesie troviamo, come nel primo volume, un sentimento di grata religiosità che porta a sognare mondi lontani, più elevati, forse irraggiungibili da vivi (perché "oltre gli umani confini"). Ma non dimentichiamo che "la casa della felicità è fatta di materiali comuni, quelli che si trascurano, quelli che spesso si scartano".
Queste poesie, con semplicità, invitano a non dimenticare.
