Questo libro rappresenta per l’Autore ben piu che un monumento “Opera omnia” di tutto il materiale poetico scritto negli anni, specchio della sua anima e di una vita come egli stesso definisce vissuta “troppo intensamente fuori da ogni canone, o legge moralista che instupidisce rendendo gli esseri automi” continuando a dire “ non ho mai ubbidito a nessuno fuorche’ al mio istinto creativo cosi spericolato da trasfigurami nella luce dell’assoluto, annegando in mare di musica intestimoniabile. Raccolta di tutte le poesie di stampo amoroso, passionale, simbolico e civile. Un libro espressione compiuta della sua arte immaginifica . Sandro Spallino coniuga sapientemente passione e levità, stemperando l’intensità delle emozioni tratti istintuali nelle sfumature più impalpabili, che appartengono alla dimensionedell’anima. Sono versi in chiaroscuro, poesie in controluce che ben riassumono l’atavica spinta dell’uomo ad affrancarsi dal giogo delle passioni,per dare finalmente voce alla sua anima.Il miracolo della poesia sorge in pienezza quando nei suoi istanti di grazia ha trovato le cose su questo fondo ultimo, le cose nella loro peculiarità e nella loro verginità; le cose rinate dalla loro radice. Ormai l’uomo, l’esistenza umana, la sua angoscia, la sua problematicità, sono stati annullati. La poesia annulla il problema dell’esistenza umana, là dove si manifesta. Ormai l’uomo è solo voce che canta e manifesta l’essere delle cose e di tutto trasfigurandole. L’uomo che non si è arrischiato a essere se stesso, l’uomo perduto, il poeta, possiede tutto nella sua diversità e nella sua unità, nella sua finitezza e nella sua infinitezza. Il possesso lo colma; trabocca di tesori chi non si è ostinatamente impegnato a afferrare la propria vacuità, chi per amore non ha saputo chiudersi a nulla. L’amore l’ha fatto uscire da sé, senza che potesse mai più riaccogliersi; ha perso la sua esistenza e ha guadagnato la totale epifania, la gloria della presenza amata. Al tempo stesso la poesia è un dis-essere, il superamento di se stessi, eccedere dunque è importante,eccedere le forme e arrivando la dove non esiste piu il “ modo” . Il poeta è un risvegliato,al pari di certi mistici, o santi, egli è oltre il sogno e la veglia di questa vita: il poeta è nell’esistenza postuma. Cos’è dunque la poesia? La Poesia è una dimensione , la sede dell’immaginazione e del pensiero; la culla della fantasia e della realtà; la dimora dell’essere e del tempo; la fucina del possibile e dell’impossibile; le parole mutate in ritmo sonoro; il punto di convergenza dei sentieri interrotti.
Vertigine tra le rose
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