Gli Oracoli sibillini sono enigmatici quanto l’Apocalisse ma, al pari di questa, includono riferimenti storici molto evidenti. Raccontano infatti non solo di Gesù, nascosto nella figura del falso Nerone, ma anche di Berenice di Cilicia, la vituperata vedova calunniata da Giovanni nell’Apocalisse.
Nel Nuovo Testamento i falsari cristiani ripetono più scene simili in cui il protagonista è a volte Paolo, in altre Pietro oppure Gesù. Gli avvenimenti in cui sono coinvolti questi personaggi sono molto simili da far supporre che attorno alle loro figure si volesse creare una certa confusione.
I falsari cristiani si adoperarono a introdurre anche modifiche alle localizzazioni geografiche dei racconti evangelici, ma queste falsificazioni non passano inosservate allo storico attento.
Nonostante fin dai tempi antichi la Chiesa abbia cercato di eliminare i testi compromettenti per la sua evangelizzazione, molti di questi più o meno fortuitamente si sono conservati. Un’attenzione particolare viene riservata in questo argomento a quelli ritrovati a Nag Hammadi. In essi si leggono sia gli stratagemmi messi in atto da Gesù per farsi deificare, sia il suo odio per la religione giudaica.
Le narrazioni di solito meno ‘reclamizzate’ della storia cristiana fanno risaltare le contraddizioni presenti in quelle ‘canoniche’. Sono particolarmente interessanti le storie sul ‘fuggitivo’ che conducono a rivalutare il ruolo del nome Clemente nella storia cristiana. E fanno scoprire intriganti passi nelle opere di Giuseppe Flavio.
Nel Nuovo Testamento i falsari cristiani ripetono più scene simili in cui il protagonista è a volte Paolo, in altre Pietro oppure Gesù. Gli avvenimenti in cui sono coinvolti questi personaggi sono molto simili da far supporre che attorno alle loro figure si volesse creare una certa confusione.
I falsari cristiani si adoperarono a introdurre anche modifiche alle localizzazioni geografiche dei racconti evangelici, ma queste falsificazioni non passano inosservate allo storico attento.
Nonostante fin dai tempi antichi la Chiesa abbia cercato di eliminare i testi compromettenti per la sua evangelizzazione, molti di questi più o meno fortuitamente si sono conservati. Un’attenzione particolare viene riservata in questo argomento a quelli ritrovati a Nag Hammadi. In essi si leggono sia gli stratagemmi messi in atto da Gesù per farsi deificare, sia il suo odio per la religione giudaica.
Le narrazioni di solito meno ‘reclamizzate’ della storia cristiana fanno risaltare le contraddizioni presenti in quelle ‘canoniche’. Sono particolarmente interessanti le storie sul ‘fuggitivo’ che conducono a rivalutare il ruolo del nome Clemente nella storia cristiana. E fanno scoprire intriganti passi nelle opere di Giuseppe Flavio.