La sarcoidosi cutanea interessa prima o poi circa il 25-30% dei pazienti durante il decorso della loro malattia. Il tipo di lesioni cutanee e la loro frequenza sono influenzati da fattori ambientali e genetici. Le lesioni cutanee della sarcoidosi possono essere distinte in lesioni specifiche, nelle quali può essere dimostrata istologicamente la presenza di granulomi non caseosi, e lesioni aspecifiche. La morfologia delle lesioni cutanee e molto variabile. Fra le lesioni specifiche più frequenti ricordiamo: papule, noduli, placche, lesioni atrofiche o ulcerate. Una variante della sarcoidosi a placche è il lupus pernio che predilige le zone centrai del volto. Il naso è spesso sede di malattia. Questa lesione può provocare delle cicatrici deturpanti. Un’altra manifestazione aspecifica delle sarcoidosi è l’ eritema nodoso, che si presenta generalmente come chiazze dolenti di colore rosso-vinaccia localizzate agli arti inferiori. La biopsia cutanea non è sempre necessaria per la dimostrazione delle caratteristiche formazioni granulomatose. La terapia delle lesioni cutanee è indicata nei casi più gravi e in quelli con importanti manifestazioni sistemiche associate. I cortisonici sono i farmaci di prima scelta per il trattamento della sarcoidosi cutanea. Recentemente notevole efficacia è stata riportata per i farmaci anti-TNF, soprattutto l’infliximab.
In questo articolo sono discussi i principali aspetti diagnostici, prognostici e terapeutici della sarcoidosi cutanea.
In questo articolo sono discussi i principali aspetti diagnostici, prognostici e terapeutici della sarcoidosi cutanea.